Canali Minisiti ECM

Bronco riassorbibile in 3D restituisce il respiro a un bimbo

Reumatologia Redazione DottNet | 03/12/2019 14:32

Intervento al Bambino Gesù, per la prima volta in Europa. Il piccolo è tornato a casa

Un bronco riassorbibile stampato in 3D per restituire il respiro a un bambino di 5 anni. E' stato impiantato all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma con un intervento sperimentale su un piccolo paziente affetto da broncomalacia, un cedimento della parete bronchiale che impedisce il normale flusso di aria nel polmone sinistro.   L'intervento eseguito a Roma è il primo di questo genere in Europa. Il dispositivo, realizzato grazie a un lavoro d'équipe durato oltre 6 mesi, ha consentito al bambino di respirare autonomamente. Il bronco 3D è stato interamente progettato al Bambino Gesù con sofisticate tecniche di imaging e bioingegneria. È stato stampato con materiale bio-riassorbibile che verrà progressivamente eliminato dall'organismo dopo aver accompagnato la crescita dell'apparato respiratorio del bambino e restituito al bronco la sua funzionalità.

A poco meno di un mese dall'intervento, il bimbo è potuto tornare a casa. Il delicato intervento, durato 8 ore, è stato eseguito il 14 ottobre da Adriano Carotti, responsabile dell'Unità di funzione di cardiochirurgia complessa con tecniche innovative, in collaborazione con i chirurghi delle vie aeree del Laryngo-Tracheal Team, diretto da Sergio Bottero.Il bronco 3D è il risultato di un progetto dell'ospedale romano basato su uno studio dell'Università del Michigan, dove sono stati eseguiti i primi 15 impianti del genere. Il dispositivo personalizzato è stato disegnato sull'anatomia del paziente partendo dalle immagini bidimensionali (Tac) realizzate nel Dipartimento di diagnostica per immagini guidato da Aurelio Secinaro e poi rielaborate con sofisticate tecniche di bioingegneria da Luca Borro dell'Unità di Innovazione e Percorsi Clinici. Il modello tridimensionale, una 'gabbietta' cilindrica che riproduce la struttura del bronco, è stato stampato con policaprolattone e idrossiapatite, composto bio-riassorbibile che viene eliminato dall'organismo nell'arco di circa 2 anni. 

pubblicità

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

Uso di e-cig per uno su cinque, leggero calo per la cannabis

Berni Canani: "Più colpita la fascia inferiore ai tre anni". L’alimento più spesso responsabile è il latte (55%) seguono uova (33%) e frutta secca (24%)

Ti potrebbero interessare

Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”

Efficacia prossima all'80%, buona protezione anche negli anziani

Serve un coinvolgimento di tutti gli operatori sanitari per una presa in carico del paziente che vada oltre la sola malattia e prenda in carico anche gli aspetti psicosociali e la prevenzione delle malattie trasmissibili

La nuova frontiera nel trattamento dell’artrite è non accontentarsi della remissione dell’infiammazione ma curare anche quella sensazione di malessere che persiste in alcuni pazienti con un nuovo approccio

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno